98 anni fa.
Queste immagini, prese dalla rete, erano accompagnate da racconti di sopravvissuti, tramandati dai nipoti, racconti di donne che hanno scavato per tirare fuori dalle macerie i figli morti, di persone che avevano perso tutto.
Trentamila morti, solo una casa restata in piedi, la prima in cemento armato (una targa a ricordarlo), tutto perso, tutti morti, la difficoltà di contare e censire le vittime, in mancanza dei responsabili dell'anagrafe, morti anche loro...
Poi la guerra.
Eppure la città è rinata, nuova, diversa.
Si può ancora sperare...
Poco, ma sicuro
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