lunedì 22 febbraio 2010

Troppa grazia, Sant'Antonio

Sabato sono andata a trovare Padre Luigi, un mio amico francescano, trasferito a Mestre da settembre.
Dopo aver chiacchierato un po', insiste perchè vada con lui a Padova, dove deve concelebrare la messa per la conclusione dell'ostensione del corpo di
Sant'Antonio.
Sapevo delle lunghe code fatte dai fedeli e non credevo che sarei mai riuscita a vederlo ma, è stata tale l'insistenza di Padre Luigi ("Sei qui... poi non ti ricapita più per tutta la vita") che l'ho seguito, quantomeno per andare alla messa.
Non conosco molto di questo santo ed è stata un'occasione anche per saperne un po' di più.
Arrivata a Padova, dove ero stata solo una volta, circa venti anni fa, mi ha portata a visitare il chiostro della Basilica, chiuso normalmente agli esterni.
Non ricordavo che questa chiesa avesse tante cupole!



Dopodichè ci siamo salutati e sono uscita, per mettermi in coda...
e che coda!
Forse un paio di km...


Beh, sono sincera: ho pensato che non sarebbe stato realistico fare tutta questa coda in solo un'ora e mezza restante prima della messa, così, vista la pioggia, non ci ho nemmeno provato, ho bevuto un the caldo e sono tornata in chiesa.
Guardo il cellulare e trovo una chiamata di Padre Luigi.
Lo richiamo e mi dice di raggiungerlo verso la sacrestia la cui entrata era presidiata da un servizio di "vigilanza" (tanto per evitare gente a zonzo in basilica).
Spiego che mi attende un frate e lo raggiungo.
Senza dirmi nulla, mi invita a seguirlo e dopo pochi secondi sono nella cappella dov'era esposto il corpo di Sant'Antonio!
Padre Luigi, saputo delle code di 5-6 ore, ha pensato che non ce l'avrei mai fatta a vederlo (alle 20 avrebbero chiuso) e, siccome ci teneva troppo - con molta nonchalance - mi ci ha portata lui!
Grazie a lui, sono potuta restare in un angolo, all'interno della cappella per molto, circa mezz'ora, mentre a tutti era concesso solo di passare...
Non credo che meritassi un tale privilegio: quando venivano le guardie, diceva che ero con lui e non mi mandavano via. Avvicinandosi, é riuscito anche a fare delle foto quasi decenti (migliori delle mie: la luce non era affatto idonea) con la mia macchina e sono queste che ho pubblicato.


Devo dire che è stato molto commovente anche perchè, mentre ero lì, mi sono tornate alla mente tante cose... anche i racconti del viaggio della mia nonna paterna e della sua amica che, per venire in visita al santo, negli anni '50, giovani, ma già sposate e con tre figli a testa, mollarono la prole ai mariti e percorsero mezza Italia in treno, facendo tappa anche a Firenze.

Beh, da qualcuno avrò pur ripreso! :D

2 commenti:

Elisa ha detto...

Bella Padova e bellissima la basilica, ho molti ricordi della mia ultima vistia a Sant'Antonio e son passati 4 anni ormai....

Daniela ha detto...

Elisa, io non ci andavo da circa... ehm... 20 anni? e il guaio è che me lo ricordo! Sto diventando vecchia :D