mercoledì 21 maggio 2014

Schiscetta schiscia



ore 22.45 - "…acc, non ho ancora preparato il pranzo per domani!!!"

No panic!

Lessate 70 g di fusilli integrali (o altra pasta corta) molto al dente e passateli sotto l'acqua fredda per fermare la cottura.
Nel mentre, saltate in un wok capiente 150 g di tofu con un filo di olio e.v.o. e del sesamo.
Fuori fiamma, aggiungete la pasta e 150 g di pomodorini tagliati in quattro parti e messi qualche minuto  a sgocciolare nello scolapasta.

Adatta a pranzi in uffici privi di microonde ;)

domenica 9 marzo 2014

5 minutes muffins


aka "muffins for dummies"

Non avete tempo di preparare un dolce ma non c'è nulla per la colazione/merenda di domani?
Non avete mai fatto un dolce in vita vostra?
Avete voglia improvvisa di qualcosa di dolce?
Siete vegani e/o intolleranti al lattosio e/o alle uova?
Cercate una ricetta di muffin veloce e di sicuro successo?
Volete un dolcetto bio?


Se avete risposto di sì almeno a una delle domande, direi che questa ricetta fa al caso vostro!

Per prima cosa, accendete il forno e portatelo alla temperatura di 170 °C.
Preparate 12 stampini per muffin*.

Nel mentre, in una ciotola capiente versate

300 ml di latte di soia
100 ml di olio di mais bio
100 g di zucchero di canna integrale bio
300 g di farina integrale bio
una bustina di lievito per dolci bio
100 g di cioccolato fondente fuso o a pezzetti (in alternativa 50 g di cacao amaro)
80 g di mirtilli rossi secchi o 50 g di noci sbriciolate (facoltativi).

Mescolate il tutto con una frusta SENZA amalgamare troppo: il composto non deve essere risultare perfettamente liscio.
Versate una cucchiaiata abbondante di composto in ciascuno stampino e cuocete in forno per 25'.


TIPS Una volta raffreddati, vanno consumati in un paio di giorni, conservandoli in una scatola di latta. Io preferisco surgelarli incartandoli singolarmente nell'alluminio e scongelarli all'occorrenza a temperatura ambiente per una notte o nel microonde per 1' alla massima potenza.

 *Io uso una di queste 3 tipologie perché non necessitano di essere imburrate.




sabato 22 febbraio 2014

Not-ella reloaded



Ovvero la mia versione vegan, lactose free, low sugar e senza grassi idrogenati della famosa cremina del signor Ferrero :)
L'avevo già provata l'anno scorso, nella versione con le mandorle: particolare, ma la nutella vegana con le nocciole è il massimo!
Certo, costa almeno il doppio dell'originale ma comunque meno dell'alternativa finto sana di certe catene bio (leggete sempre le etichette prima di farvi spennare! …ma su questo tornerò in un altro post).

Se volete farla anche voi…




Dose per 250g
Preparazione: 10' + il tempo di raffreddamento

domenica 2 febbraio 2014

This is a cupcake. Definitely.



Voglia improvvisa di un dolcetto ma in dispensa non c'è nulla di goloso?
Ecco una ricetta superveloce, consigliata da un'amica e presa da qui!

Rispetto all'originale, non ho imburrato le tazze (davvero non occorre),  invece dei 3 cucchiai di zucchero (75 g per una persona mi sembrano eccessivi) ho usato 5 bustine di dolcificante a base di stevia (pari a 5 cucchiaini di zucchero) e, ovviamente, ho sostituito il latte con quello di soia.

Ingredienti

4 cucchiai di farina (io ho usato quella integrale)

3 cucchiai di zucchero 
2 cucchiai di cacao amaro (ne ho messo solo 1)
3 cucchiai di latte 
1 cucchiaio di olio di semi 
1 uovo 
1 pizzico di lievito per dolci 
zucchero a velo per decorare

Mescolare tutto direttamente nella tazza con una forchetta e cuocere 3' nel microonde al massimo della potenza.

Tips&tricks. Siccome mi pareva un po' asciutto, ho versato sul dolcetto appena sfornato una tazzina di caffè bollente: perfetto per la colazione!

lunedì 29 aprile 2013

La paura

Ieri sera tardi, in centro, mi incamminavo verso la solita fermata del tram quando sono stata fermata da un ragazzo di colore.
Vedendo che non gli davo corda ma che, anzi, affrettavo il passo, mi ha detto che non dovevo aver paura, e che in Europa tutti hanno paura degli altri mentre in Africa no. 
In Africa le persone si fermano a parlare e non hanno paura le una delle altre perché, attraverso il confronto, si vince la paura.

Io ho risposto che aveva ragione ma che, purtroppo, per una donna da sola di notte, a Milano, la mia reazione era piuttosto normale e che esistevano motivi reali per temere il rischio di scippi o, peggio, di violenze.
Intanto mi avvicinavo verso la mia fermata, con lui accanto che parlava e che, a sentire i motivi della mia paura, mi dice: "ma questi uomini sono pazzi... ogni uomo dovrebbe ricordare che è nato da una mamma che è anche una donna. Se tutti pensassero alla loro mamma, non farebbero violenza sulle donne".

Ora Kebe, mio saggio ballerino senegalese, tu hai ragione ma ti assicuro che, pur essendo una convinta sostenitrice del dialogo, se la sera prima di incontrare te, quando il cretino che ha atteso di scendere alla mia fermata del tram, per poi seguirmi con lo sguardo fino a casa, sghignazzando davanti al mio sguardo spaventato, avessi avuto un'arma o qualsiasi altra cosa da spaccargli in faccia, ebbene, gliel'avrei almeno mostrata.
Per fargli provare un po' della paura che ho provato io.
Poi sì, gli avrei pure ricordato che è nato da una donna. Ma dopo... 

Perchè, caro Kebe, ti racconto uno dei tanti paradossi del mio Paese: io vado allo stadio come volontaria e lì incontro centinaia di membri delle forze dell'ordine, pagati dallo Stato, anche con le mie tasse, che, al termine della partita, scortano i tifosi della squadra ospite fino ai loro pullman, per garantirne l'incolumità. 
Buona cosa, dirai.
Certo, ottima. 
Salvo che poi rischio di essere aggredita io, quando, dopo il servizio - ma anche dopo il lavoro, dopo il cinema, dopo un'uscita con gli amici - me ne torno a casa con i mezzi pubblici...

Continuerò a farlo. E continuerò ad aver paura.