martedì 13 novembre 2012

Costantino 313 d.C.




"Quando noi, Costantino Augusto e Licinio Augusto, felicemente ci incontrammo nei pressi di Milano, e discutemmo di tutto ciò che attiene al bene pubblico e alla pubblica sicurezza, questo era quanto ci sembrava di maggior giovamento alla popolazione, soprattutto che si dovesse regolare le cose concernenti il culto della divinità, e di concedere anche ai cristiani, come a tutti, la libertà di seguire la religione preferita, affinché qualsivoglia sia la divinità celeste possa essere benevola e propizia nei nostri confronti e in quelli di tutti i nostri sudditi. Ritenemmo pertanto con questa salutare decisione e corretto giudizio, che non si debba vietare a chicchessia la libera facoltà di aderire, vuoi alla fede dei cristiani, vuoi a quella religione che ciascuno reputi la più adatta a se stesso".

A quanto pare, nel 313 d.C. circolavano idee molto più illuminate di oggi...

Confesso la mia ignoranza ma che l'editto di Costantino fosse stato firmato a Milano, non lo ricordavo più: penso di averlo saputo, un tempo lontano e per il tempo strettamente necessario all'apprendimento mnemonico della lezione di storia e poi... puff! Svanito nel nulla!
E invece la storia ti sbatte in faccia... e ti costringe a scavare nella memoria, con una nuova consapevolezza, fatti ed eventi che non possono limitarsi  alle poche nozioni di un manuale di scuola...
Così domenica, con alcune amiche, ho approfittato di una visita guidata organizzata dall'associazione Incursioni d'Arte per vedere la mostra Costantino 313 d.C. in corso a Palazzo Reale a Milano fino al 17 marzo 2013.
L'evento, che celebra i 1700 anni dall'editto di Milano, inquadra il periodo storico dell'editto (che, a quanto pare, si limitava a un'area geografica definita ma che poi fu esteso a tutto l'impero), descrive la figura dell'imperatore che favorì la diffusione del Cristianesimo in occidente e quella di sua madre, Santa Elena imperatrice, e ripercorre le origini di molti simboli e codici di rappresentazione legati al cristianesimo.

Che poi, 'sto Costantino, venerato nelle chiese d'Oriente come santo, proprio un santo non era, tanto che tentò anche di far uccidere sua moglie mentre conferì alti onori alla mamma Elena... (gli uomini: tutti mammoni! :)


Se anche voi non siete degli esperti di storia, magari una (audio) guida faciliterà la visita alla mostra.

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